Approfondimenti

10 febbraio 2018 - Manifestazione nazionale contro fascismo e razzismo
Sabato a Macerata si è scritta una delle pagine più importanti della storia della democrazia reale in questo paese: in un piccolo capoluogo di provincia, in una città scossa dall'attacco terrorista fascista del 3 febbraio, in migliaia, almeno 30000, sono scesi in strada per manifestare contro ogni razzismo, fascismo, sessismo. Per le vittime dell'attentato: Jennifer, Gideon, Omar, Wilson, Mahamadou e Festus. Tantissime persone hanno invaso le strade nonostante i tentativi istituzionali di fermare questa manifestazione, nonostante i tatticismi elettorali dei vertici delle grandi organizzazioni della “sinistra” subordinate al Pd... Leggi tutto

EVENTO
FOTO presidio 04/02
LA BANALITA' DEL MALE

ASSEMBLEA NAZIONALE 10 MARZO
RICONOSCERE LE COSE FEROCI
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Terremoto, cosa c’è realmente dietro alle macerie del racconto pubblico

Quando nel novembre del 1997 nacque il Centro Sociale di Macerata si decise di chiamarlo SISMA, non erano passati neanche due mesi dalle terribili scosse di settembre che misero in ginocchio Marche ed Umbria. La scelta del nome fu anche un modo per esorcizzare l’evento, per dichiarare senza mezzi termini che si andava avanti, che quello era un punto di partenza. A partire da noi stessi, quindi, vogliamo contribuire a fare un po’ di chiarezza su quanto accaduto e quanto sta accadendo nel nostro territorio dalla scossa del 24 agosto... CONTINUA A LEGGERE
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Una riflessione collettiva sulla storia di Carlo Abbamagal dopo l'incontro con Wu Ming 2 e Matteo Petracci che si è svolto domenica 8 marzo al csa SISMA.

"... Mai come per la vicenda di Carlo Abbamagal queste parole valgono di essere spese. Perché si parla di “partigiani d’oltremare” e perché la loro storia è rimasta sepolta per molti, troppi anni.
Disseppellire un’ascia di guerra non è operazione semplice: occorre tempo, tenacia e spirito di abnegazione. L’ascia non compare come le conchiglie da sotto la sabbia quando l’acqua si ritira e torna in mare..." CONTINUA A LEGGERE   -   L'AUDIO INTEGRALE DELL'INCONTRO   -   IL POST SU GIAP

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Una bellissima storia di Resistenza narrata da Wu Ming 2 e dallo storico Matteo Petracci sulla vicenda del partigiano etiope Carlo Abbamagal, eroe della guerra di liberazione dal nazifascismo nel territorio maceratese.

"Se esistessero le Olimpiadi del Contrattempismo, credo che la categoria Fiere ed Esposizioni verrebbe vinta a mani basse dalla Prima Mostra Triennale delle Terre Italiane d’Oltremare: costruita in soli sedici mesi nella zona Flegrea di Napoli, inaugurata dal Re Imperatore il 17 maggio 1940, fu chiusa e smantellata appena un mese dopo, per via dell’entrata in guerra dell’Italia. Nei tre anni successivi, i bombardamenti aerei distrussero più di metà dei 36 padiglioni e l’area andò in malora fino al 1952, quando venne rimessa in ghingheri per ospitare la Mostra Triennale del Lavoro Italiano nel Mondo: un esempio da manuale della continuità tra Regime fascista e Repubblica, con i suoi trasformismi, le sue arabe fenici camuffate da colombe, i tic e i trucchi da quattro spicci."... Leggi tutto

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Dopo l'uscita del libro di Loredana Lipperini Questo trenino a molla che si chiama il cuore che affronta anche il tema della cementificazione del territorio marchigiano abbiamo avuto l'occasione di riparlare delle mobilitazioni avvenute in occasione dell'inizio dei lavori del PAV - Piano di Area VastaUn progetto dalle enormi conseguenze ambientali, la cui messa in opera è stata affidata interamente ad una società privata che ha gestito capitale pubblico, la Quadrilatero spa, società pilota di un modello finanziario "innovativo": sostituendo e scavalcando gli Enti locali competenti, è quest'ultima a gestire direttamente la programmazione economica e urbanistica dell'opera, prevedendo un meccanismo di "cattura di valore" per coprire gran parte dei costi di realizzazione che graveranno sui territori interessati.  [leggi l'approfondimento]

Nel blog di Loredana Lipperini una riflessione approfondita alla luce degli ultimi disastri causati dal dissesto idrogeologico del territorio.

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Un importante contributo su precarietà e fiscalizzazione sociale, per approfondire il dibattito post-strike meeting


Gli schiavi di Gerico
di Paolo Cognini (17/9/2014)
Gerico non è solo il nome di una città della Cisgiordania, nota anche come mitica città della narrazione biblica. Gerico è anche il nome del software che attraverso i suoi algoritmi e calcoli sconosciuti alla maggioranza dei destinatari delle sue “sentenze”, elabora ogni anno i cosiddetti “studi di settore”... Leggi tutto


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Due riflessioni sul neonato movimento dei forconi.

- Il lupo e Pierino. Analisi "creative" nel tempo dei forconi.

Di Paolo Cognini (15/12/2013)

Dentro un contesto di grave crisi, come quella che stiamo attraversando, è fisiologico che si producano generalizzate condizioni di povertà, precarietà e sfruttamento. Ma l'accomunarsi di tali condizioni non produce di per sé una comune prospettiva o, meglio ancora, non produce il “comune” come prospettiva generale. Ciò che fa la differenza non è la comunanza delle problematiche, ma la comunanza delle possibili soluzioni... Leggi tutto

- Dire la verità. Cercare il bandolo nella matassa della crisi

di Vilma Mazza (11/12/2013)

Ma di cosa state parlando?! Proviamo ad essere il più chiari possibili. L’esaltazione acritica
delle piazze dei cosiddetti “Forconi” non solo nasce da un macroscopico abbaglio interpretativo, ma è anche un pericoloso errore politico. L’abbaglio forse origina dalla inusitata visibilità, tutt’altro che innocente, che i media mainstream hanno regalato prima e durante ad un fenomeno che resta, tutto sommato, quantitativamente e territorialmente limitato. Leggi tutto

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Extra ordinem. La zona franca dei beni comuni.

di Paolo Cognini (17/6/2013)


Fino a pochi anni fa parlare di “comune” e di “beni comuni” sembrava quasi un intellettualismo, una concettualizzazione ancora ben relegata nel campo teorico. E' sorprendente come nell'arco di un brevissimo arco temporale quei concetti abbiano trasmigrato, siano usciti dal campo della teoria e siano entrati nella quotidianità di tutti con una potenza di diffusione ed una capacità di concretizzazione impareggiabili. Una diffusione così ampia e veloce che ha anche destato la preoccupazione che quell'idea potesse essere inflazionata o prestarsi ad un uso strumentale che ne avrebbe snaturato il contenuto. Non sono mancati neppure i tentativi di “rimettere un po' di ordine nelle cose” cercando di elaborare una definizione più stringente e dettagliata del concetto di beni comuni, ma il più delle volte tali definizioni sono state oltrepassate dall'effettivo utilizzo sociale di quel concetto. Certo, di utilizzi strumentali ne abbiamo visti e ne vedremo ancora in futuro... Leggi tutto l'articolo qui

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Tutti uomini del Presidente? A cura dei Centri Sociali Nordest, Centri sociali delle Marche, Coalizione dei centri sociali Emilia Romagna (29/04/2013)


La nostra riflessione ragionata sulla rielezione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con una analisi sulle future traiettorie politiche e sociali in Italia

Dietro alle movenze un po’ farsesche di quella che viene rappresentata come la “tragedia italiana” e che avrebbe come protagonisti i partiti ormai incapaci nel dare dignità e responsabilità alla democrazia, in realtà si consumano operazioni politiche che accelerano una traiettoria precisa, tutt’altro che casuale... Leggi tutto l'articolo qui


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Distanze di sicurezza di Paolo Cognini
16 /01/ 2013
Una riflessione sulle nuove strategie repressive delle procure italiane e sulla riaffermazione dello stato quale unica fonte di normazione sociale


Trovo estremamente interessante lo stato della discussione che è stato aperto intorno allo “stato della giustizia” ed il taglio che i diversi contributi stanno dando al confronto, con la capacità di spaziare dagli aspetti più “tecnici” a quelli più politici, dal caso particolare alla dimensione generale all'interno della quale si configurano le strategie giudiziarie. Vorrei aprire questo mio contributo partendo da una valutazione sulla legge in quanto tale, sulla sua capacità, che in realtà è la capacità di una classe, di un potere dominante, di riaffermarsi, nonostante tutto, quale unica ed esclusiva fonte del diritto...
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Altri interventi di Paolo Cognini su Global Project
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"Non è il vino dell'enologo" DeriveApprodi editore
Le riflessioni del "vignaiolo che dissente" Corrado Dottori partono dal vino ma approdano naturalmente alle dinamiche di controllo insite nella globalizzazione e al ruolo fondamentale dei Movimenti nella resistenza a questo sistema.



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